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title = "Reverse engineering di un lettore di presenze"
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summary = "Step 1: incominciare a capire come funziona il tutto"
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date = "2024-04-28"
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tags = ["Reverse Engineering", "Lettore di Presenze", "Decompilazione", "Codemerx"]
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categories = ["Progetti"]
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series = ["Lettore di presenze"]
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series_order = 1
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Uno dei motivi per cui ho creato questo blog è per condividere le mie
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esperienze con altri pazzi entusiasti che adorano questo tipo di contenuti di
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nicchia come me.
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In questa serie di articoli andrò a spiegare come ho eseguito il reverse
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engineering del protocollo di comunicazione usato tra un lettore di presenze ed
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il suo client (ovviamente creato solo per Windows) ed andremo a creare un
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client alternativo con [Rust](https://rust-lang.org/) e
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[Tauri](https://tauri.app/) per rimpiazzare quello proprietario.
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## Un po' di background
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Mio padre ha voluto aggiornare il vecchio lettore di presenze per la sua
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attività: è volato su Amazon e ha comprato
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l'[R701](https://ipsattendant.it/rilevatore-presenze-r701/) di [I.P.S.
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Informatica](https://ipsinformatica.info/).
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A differenza del vecchio lettore, con questo i dipendenti possono registrare la
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loro presenza tramite PIN, impronta digitale o tramite un badge RFID, poi le
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registrazioni possono essere scaricate tramite il client ufficiale per Windows
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o tramite una chiavetta USB.
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Il problema è che il client, oltre ad essere installabile solo su Windows e
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richiedere un'account per eseguire azioni offline, non risponde ai requisiti
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dell'azienda.
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Sarebbe gradito che ogni mese venisse fatto un report per ogni dipendente, con
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una tabella che permetta di vedere le ore lavorate ogni giorno. Invece il
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software ufficiale permette di scaricare solo una lista di presenze, senza
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alcun tipo di divisione per mese o per dipendente, e non permette di esportare
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il tutto in un file `.ods`.
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Così, in pura modalità "[Stallman quando la nuova stampante Xerox si
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inceppa](https://oreilly.com/openbook/freedom/ch01.html)", ho deciso che la
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soluzione migliore è riscrivere il tutto in modo *open-source*.
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## Dump delle registrazioni tramite USB
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Come prima cosa ho provato a scaricare le registrazioni tramite una chiavetta
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USB, dato che questo metodo non necessita di un PC Windows. Così ho formattato
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una chiavetta in FAT32 e, dopo aver creato un utente di test e aver creato
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qualche registrazione, ho scaricato i dati sul mio laptop.
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Una volta aperto il contenuto della chiavetta ho notato che il lettore ha
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creato due file:
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* `~tmp.tmp`: che contiene la stringa `usb test!!` ripetuta 384 volte;
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* `AGLog_001.txt`: che contiene le registrazioni.
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Credo che il file `~tmp.tmp` venga usato dal registratore solo per vedere se la
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chiavetta USB è scrivibile, quindi possoiamo ignorarlo.
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Aprendo il file `AGLog_001.txt` possiamo andare ad intuire i vari campi che il
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lettore si salva in memoria:
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```csv
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No Mchn EnNo Name Mode IOMd DateTime
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000001 1 000000001 test 34 0 2024/04/28 16:04:23
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000002 1 000000001 test 33 1 2024/04/28 16:05:28
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000003 1 000000001 test 35 2 2024/04/28 16:08:49
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000004 1 000000001 test 35 3 2024/04/28 16:09:01
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```
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* `No` è l'ID della registrazione
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* `Mchn` è l'ID del registratore
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* `EnNo` è l'ID del dipendente che ha effettuato la registrazione
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(**En**ployee**No**mber ?)
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* `Name` è il nome del dipendente
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* `Mode` è la modalità con coi il dipendente ha registrato la presenza:
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* `33` è tramite l'impronta digitale
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* `34` è usando il PIN
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* `35` è con il badge
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* `IOMd` è il campo che simboleggia l'ingresso o l'uscita del dipendente
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(**I**n/**O**ut **M**o**d**e ?):
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* `0` è il primo ingresso
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* `1` è la prima uscita
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* `2` è il secondo ingresso
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* `3` è la seconda uscita
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* `Datetime` è la data e l'ora della registrazione
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Considerando che ho registrato le presenze passando per tutte le modalità di
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ingresso e di uscita in ordine e che ho usato il PIN la prima volta, l'impronta
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digitale la seconda ed il badge le ultime due, possiamo ritenerci soddisfatti
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del risultato.
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Potremmo addirittura scrivere un programma in Python che usi la libreria
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[csv](https://docs.python.org/3/library/csv.html) per estrarre i dati che ci
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servono da questo file.
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Ma questo non sarebbe così interessante da essere un post sul mio blog. Non
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voglio entrare nel menù di amministrazione del dispositivo per poi premere in
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ordine i tasti `2`, `1` e `2` per fare il dump, poi prendere il file risultante
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e filtrarlo con uno script Python senza interfaccia grafica.
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Voglio creare un programma che funzioni nativamente su Windows e Linux e che mi
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permetta di scaricare tutti i dati che mi interessano con un singolo click, già
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formattati correttamente.
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Prima di tirare fuori [Wireshark](https://wireshark.org/) e provare a sniffare
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dei pacchetti però, voglio provare un'altra tecnica...
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## Decompilare il client closed-source
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Come disse una volta [un
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saggio](https://twitter.com/DebugPrivilege/status/1531661046238388226): "Tutto
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il codice è *open-source* se sai leggere Assembly".
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Dato che la compagnia che ha scritto il codice è italiana e che il client
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funziona solo su Windows, c'è un alta probabilità che il codice sia stato
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scritto in C# su piattaforma .NET.
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Se questo è il caso, dovrebbe essere abbastanza semplice ottenere il codice
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sorgente tramite un decompilatore come
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[CodemerxDecompile](https://decompiler.codemerx.com/).
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Quindi ho creato una macchina virtuale con [Windows 10
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AME](https://archive.org/details/windows10-ame-21h1-2021-08-09/) e ho
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installato il client ufficiale alla [versione
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04.03.02](https://ipsattendant.it/download-programmi-e-manuali/).
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{{< carousel images="images/03-official-client-installation/*"
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aspectRatio="16-9" interval="1000" >}}
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Una volta installato il client ufficiale ho copiato la directory `C:\Program
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Files (x86)\ipsAttendant` sulla mia macchina Linux e l'ho aperta con
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CodemerxDecompile.
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Come avevo previsto il codice è scritto in C#, quindi è facilmente leggibile.
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Cercando di qua e di là ho scoperto l'amara verità: dentro al file
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`Dichiarazioni.cs` sono presenti molti metodi interessanti, come
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`FK_ConnectNet()`. Questi metodi però sono tutti import da una libreria
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chiamata `FKAttend.dll`.
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Cercando sul web, sembra che questa libreria sia in giro da molti anni e dubito
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altamente che l'abbia scritta la compagnia del lettore. Ho trovato anche [la
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documentazione ufficiale del
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DDL](</posts/2024/04/reverse-engineering-an-attendance-clock-part-1/FKAttend User's Manual.pdf>),
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ma nient'altro.
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Dato che decompilare una libreria che manco il creatore ha avuto voglia di
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implementare da se non è una cosa che sono disposto a fare, nel prossimo
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articolo proveremo a fare il reverse engineering della comunicazione che
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avviene tra client e dispositivo.
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Reference in New Issue
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